(di Mario GUIDO)
Tempi duri per i cittadini di Bisignano che abbandonano o depositano i sacchetti della spazzatura in ogni angolo della città contribuendo, così, ad accrescere il degrado dovuto alla presenza dei tanti cumuli di rifiuti che non è stato ancora possibile smaltire.
I cittadini trasgressori che saranno individuati anche mediante l’uso di telecamere, dovranno pagare un’ammenda di 600 euro così come previsto dal Codice Ambiente, regolato dall’art. 192, comma 1 del Dlgs n° 152 del 2006.
La situazione dei rifiuti a Bisignano, come in tanti altri centri della Provincia e dell’intera Calabria, diventa, via via, sempre più critica specialmente con l’arrivo delle belle giornate di sole che, con i rifiuti, in particolare con l’umido, non vanno proprio d’accordo, in quanto il calore ne determina l’alterazione con tutti i risvolti facilmente immaginabili.
La raccolta dei rifiuti è ripresa in questi giorni, ma con un ritmo abbastanza ridotto dovuto alla scarsa quantità che ogni Comune può conferire nelle discariche autorizzate. Nonostante la precaria situazione generale, le autorità municipali di Bisignano hanno provveduto a bonificare alcuni siti divenuti discariche abusive, in pieno centro cittadino e dopo averli puliti, li hanno transennati con strisce colorate con la scritta relativa al rispetto dell’Ambiente e all’eventuale ammenda da pagare, in caso di trasgressione.
Si spera, così, di evitare il degrado e, soprattutto i pericoli per la salute pubblica derivanti dall’abbandono, per lungo tempo, dei rifiuti in mezzo alle strade. Ovviamente questi provvedimenti sono poca cosa di fronte alla vastità del problema che potrà essere risolto soltanto attraverso un programma generale che deve essere realizzato direttamente dallo Stato e non dalle Regioni, specialmente da quella calabrese che, dopo 16 anni di commissariamento, non è riuscita ad uscire nemmeno dall’emergenza.