(di Rino GIOVINCO fonte: GazzettadelSud)
Si conclude la vicenda legata al processo che vedeva l'ex assessore Andrea Algieri, imputato di due presunti episodi di concussione, accuse smontate in dibattimento dallo stesso imputato che si è sottoposto a un lungo e articolato esame in aula.
Così, ieri si è scritta la parola fine a questo lungo iter giudiziario. I fatti risalgono al 2006, data di insediamento della prima giunta guidata dall'attuale sindaco Umile Bisignano, di cui Algieri era assessore alle attività produttive.
Secondo l'accusa, Algieri, abusando della sua qualità di assessore, avrebbe preteso dalla società Cima Costruzioni Generali srl, di aumentare la retribuzione di un proprio congiunto dipendente dell'azienda. Questa aveva ottenuto l'autorizzazione per la realizzazione di un impianto produttivo di conglomerati bitumosi.
Inoltre, sempre secondo l'accusa, Algieri, siamo in un successivo periodo di commissariamento del Comune, avrebbe preteso dalla Cima, materiale bitumoso per asfaltare strade interpoderali con la promessa di un futuro pagamento.
Ieri, il Tribunale (presidente Enrico Di Dedda; a latere Emanuela Gallo e Alfredo Cosenza), accogliendo le argomentazioni della difesa, gli avvocati Franz Caruso e Giovanni Ferrari, ha assolto con formula ampia, l'ex assessore Andrea Algieri. L'assoluzione era stata sollecitata anche dal PM Giuseppe Visconti, ma con la formula dubitativa.
La vicenda Cima Costruzioni, successivamente, è finita davanti al Tar. In giudizio era stato chiamato il Comune per un'autorizzazione dapprima concessa e poi revocata a causa di una delibera del consiglio comunale che inibiva l'insediamento di impianti produttivi di cemento e calcestruzzo. In pratica con questa delibera si annullava la concessione.