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Santuario: a breve inizieranno i lavori di messa in sicurezza della collina

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(di Mario GUIDO)

Sono in procinto di iniziare i lavori di eliminazione del rischio idrogeologico per la Collina Riforma di Bisignano sulla quale insiste, da oltre ottocento anni, il Santuario di Sant’Umile. Sono stati appaltati, finalmente, i lavori relativi alla messa in sicurezza del versante collinare che, nel febbraio del 2010, è stato interessato da un fenomeno di smottamento che ha provocato la chiusura del complesso religioso con annessa Chiesa della Riforma.

Dopo oltre quattro anni di vana attesa e di vuote promesse da parte dei soliti politicanti di casa nostra, forse ora è giunto veramente il momento di veder tornare tutto alla normalità intorno al Santuario di Sant’Umile, il secondo santo della Calabria dei tempi moderni, dopo San Francesco di Paola.

Si deve al nuovo Commissario da Acta, dott. Maurizio Croci lo snellimento delle procedure burocratiche che hanno permesso di abbreviare i tempi e di giungere così all’aggiudicazione dei relativi appalti che, per quanto riguarda il Santuario di Bisignano, sono stati affidati alla “Appalti Costruzioni Civili S.r.l.” con sede a Pontelandolfo, provincia di Benevento.

Questa Impresa si è aggiudicata l’appalto del lavori che prevedono un finanziamento complessivo di 535 mila euro, contro la somma di un milione e cento mila euro prevista nell’accordo di programma stilato nel 2010 tra la Regione Calabria e il Ministero competente. Nonostante la notevole riduzione dei finanziamenti, si ritiene che, i lavori possano essere completati ottenendo, al cento per cento, la messa in sicurezza del versante collinare.

Per la prossima settimana è previsto già un primo incontro tra i responsabili dell’Impresa aggiudicatrice e l’ing. Natalino Cerlino, responsabile del procedimento per il comune di Bisignano per fare il punto sulla situazione e dare, al più presto, inizio ai lavori.

Secondo il progetto approvato questi lavori consisteranno in opere di consolidamento e di contenimento mediante la realizzazione di una serie di micropali e la creazione di mensole e piattaforme a ridosso dei fabbricati; inoltre sono previsti larghi interventi di ingegneria naturalistica segnatamente lungo lo sviluppo dei due fossi immediatamente a Sud e a Nord del Santuario, con opere di drenaggio e gabbionate che dovranno favorire la rinaturalizzazione del terreno circostante.

L’inizio di questi lavori dovrà favorire l’intervento della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria per la riapertura delle Chiesa della Riforma, chiusa al culto da più di 4 anni.


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