(di Mario GUIDO)
Ancora oggi l’antichissima tradizione rappresentata dalla liuteria di Bisignano riscuote consenso e successo nelle celebrazioni più importanti che riguardano questa nobile arte. Sono in corso in questi giorni a Cremona, città ritenuta ormai centro mondiale della Liuteria che ha già ottenuto il riconoscimento come bene facente parte del patrimonio immateriale dell’Unesco, le manifestazioni per celebrare il Primo Anniversario del Museo del Violino.
A partire dal 14 settembre 2014 sono cominciate le molteplici iniziative di carattere artistico-culturale che caratterizzeranno lo svolgimento dello “Stradivari Festival- Cremona Incanta e Suona” che dureranno per tutto il mese di ottobre. Nel contesto delle varie celebrazioni è stata inserita la Mostra “Liutai Italiani del XXI° secolo” alla quale sono stati invitati a partecipare due giovani maestri di Bisignano: Andrea Pontedoro e Francesco Pignataro, l’uno con laboratorio a Trieste e l’altro a Bisignano.
I due hanno avuto l’opportunità di essere compresi nell’elenco dei “Maestri contemporanei, artigiani di straordinaria creatività, portatori di un saper fare che continua ad essere un valore culturale ed economico per il Paese, il Museo del Violino dedica la mostra “Liutai italiani del XXI° secolo” a tutti i Maestri contemporanei".
"La rassegna – con la partecipazione di 163 liutai, di ogni regione – vuole sottolineare come queste competenze siano un giacimento culturale prezioso e una possibilità di sviluppo. Il lavoro dei costruttori di oggi esprime, infatti, una ricerca di valori stilistici e soluzioni tecniche, dimostra la vivacità di un’arte sempre più globale, arricchisce di nuovi stimoli e contenuti la liuteria e ne afferma l’attualità”.
Francesco Pignataro e Andrea Pontedoro sono presenti nella Mostra con i loro violini costruiti seguendo i canoni della liuteria dei fratelli Nicola e Vincenzo De Bonis, quest’ultimo scomparso di recente, i quali, durante la loro attività, hanno saputo trasformare una semplice tradizione artigianale, rendendola arte sublime con la produzione di violini e chitarre che sono già considerati alla stregua degli strumenti realizzati dai più famosi rappresentanti della liuteria cremonese di tutti i tempi.
I due maestri di Bisignano sono riusciti a conquistare, in breve tempo, fama e notorietà: Pignataro ha costruito il violino che l’Amministrazione Provinciale di Cosenza ha donato a Salvatore Accardo, celeberrimo violinista di fama mondiale e, inoltre, i suoi strumenti sono stati ammirati in mostre e concorsi nazionali ed esteri; Andrea Pontedoro, con la sua attività di liutaio ha varcato i confini nazionali, operando a Edimburgo, in Scozia, per un certo periodo, per poi sistemarsi a Trieste dove è divenuto punto di riferimento preferito per violinisti ed altri artisti, come docenti del Conservatorio di musica che trovano nel laboratorio del maestro Pontedoro la risposta ad ogni loro richiesta.
Anche Rosalba De Bonis, nipote diretta dei celebri fratelli De Bonis, sta cercando di affermarsi nel difficile mondo della liuteria ed ha già avuto la possibilità di entrare in contatto con noti personaggi che si occupano di liuteria ai massimi livelli, come Angelo Gilardino, notissimo compositore di livello internazionale che, recentemente è stato ospite nella sua bottega, che è situata proprio nello storico rione della Giudecca, a pochi passi dalla celebrata bottega dei sui zii.
Allo scopo di conservare alle future generazioni l’antica tradizione artigiana, è in via di realizzazione il progetto “Bisignano, risuona la storia di un borgo che vive” con il quale l’Amministrazione Comunale di Bisignano, in collaborazione con altri Enti e Associazioni, intende tramandare a quelli che verranno, un’ attività che ha valori artisti e culturali oltre che economici.