(di Mario GUIDO)
Una moltitudine di gente particolarmente attenta e interessata, ha seguito, con grande commozione, la “Passione Vivente” che un gruppo di 90 volenterosi, uomini e donne, liberi professionisti, laureati, studenti, impiegati e operai, appartenenti alla Parrocchia di Santa Croce e Santa Maria Assunta di Bisignano, hanno rappresentato, in cinque distinte scene, riproducenti i momenti più salienti della passione e morte di Gesù Cristo.
La prima scena, quella de “l’Ultima Cena” si è svolta sul sacrato della chiesa di San Domenico ed è stata preceduta dall’introduzione del parroco, don Maurizio Spadafora che ha spiegato il significato spirituale e religioso del sacro evento che si perpetua, quotidianamente nell’eucarestia, per ogni cristiano, da oltre duemila anni.
Le altre scene, quella del “Getsemani”; del “Sinedrio” del “Processo” si sono svolte in altrettanti siti del centro storico della città, scelti con cura dalla regia per consentire il giusto effetto scenografico alle azioni dei vari personaggi. La scena finale della “Crocifissione” è stata allestita sul sagrato della Cattedrale e sulla gradinata magicamente trasformati nella collina del Golgota con un sapiente giuoco di luci ed ombre.
Ad impersonare la figura del Cristo, Francesco Fucile, storico ricercatore, uomo di punta della politica locale e consigliere comunale; ad impersonare la commovente figura di Maria è stata chiamata Angela Salfi.
Tutte le rappresentazioni sono state seguite in un’atmosfera di raccoglimento e d’intensa commozione da parte della folla presente che non ha mancato di sottolineare con lunghe ovazioni il proprio gradimento per l’interpretazione, i costumi e le scenografie.
Paola Salfi, nella sua qualità di regista, a conclusione della sacra rappresentazione, ha ringraziato tutti gli “attori”, gli organizzatori e tutti coloro che hanno contribuito alla migliore riuscita della manifestazione.
Un particolare ringraziamento ha rivolto all’Amministrazione Provinciale, all’Amministrazione Comunale, alla BCC Mediocrati, al Centro Studi “Il Palio” e al parroco della città, don Maurizio Spadafora.