(di Alessandro PERRONE)
Tradizionalmente le battaglie ambientaliste sono state monopolizzate da una certa sinistra estrema, marxista, pseudo-ambientalista e violenta. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Un fallimento completo. Ve li ricordate “i verdi”, o le varie “leghe” pseudo ambientaliste infarcite di sinistroidi “radical-chic” ? Cancellati dalla storia.
Questi personaggi imbevuti di odio e di ideologie malate come avrebbero mai potuto essere a favore dell’ambiente, della salute e della vita ? Sono gli stessi che predicano a favore dell’aborto, della distruzione della famiglia tradizionale, delle droghe libere, portatori di una non-cultura di annientamento e di morte.
Le battaglie combattute “a parole” da costoro, in decenni di falso ambientalismo, sono state tutte fallimentari, lasciando campo libero al malaffare delle mafie, della politica collusa e corrotta ed al potere economico usuraio. Aggiungiamo a questa lunga schiera quei movimenti populisti improvvisati che hanno fatto, recentemente, dell’ambientalismo e delle questioni dei rifiuti un cavallo di battaglia per la loro escalation politica.
Stiamo assistendo in queste ore al disfacimento di quel progetto e al crollo di un castello senza fondamenta valoriali, che lascia intravedere, tra le macerie, cinici opportunismi e una falsa anima ambientalista condita da tante parole vacue e inutili. Le lotte per la tutela dell’ambiente e della terra, degli agricoltori, dell’acqua e dell’aria sono state vinte solo e soltanto quando la gente ha capito e deciso che era giusto e importante ribellarsi. La gente vera, quella che lavora, che produce, che intraprende, che ha a cuore il futuro del proprio territorio e dei propri figli.
Allorquando questa gente si è decisa a muoversi ha vinto sempre, emarginando questi “professionisti dell’ambientalismo d’accatto”, lasciandoli soli, facendo in modo che con nuocessero alla causa. Il popolo di Bisignano ha vinto a suo tempo la battaglia contro il “mostro” termovalorizzatore perché ha saputo marciare compatto, senza tentennamenti, senza “se” e senza “ma”, verso un comune obiettivo. Ancora una volta a distanza di quindici anni qualcosa (e qualcuno!) minaccia il futuro della nostra gente : la piattaforma tecnologica dei rifiuti o “ fratello del mostro”.
La gente di questi territori ha capito subito la gravità del pericolo e allo stesso modo di quindici anni addietro si è unita nella battaglia, che ha dato fino ad ora concreti risultati e si appresta ad entrare nella sua fase decisiva. Ed è proprio in questa fase che non è possibile tollerare infiltrazioni, indecisioni, interferenze da parte di coloro (sempre gli stessi) che fino a poche settimane addietro avevano animato un comitato parallelo, favorevole alla piattaforma, poi miseramente fallito.
Dove erano questi signori quando qualcuno pagava di tasca i manifesti della fiaccolata (e le stesse fiaccole) e nottetempo li affiggeva in tutto il territorio ? Dove erano questi personaggi quando qualcuno profondeva massimo impegno a studiare e ad elaborare documenti di fondamentale importanza per la causa ? Dove erano questi personaggi quando, dalle piccole alle grandi cose, si dovevano risolvere i problemi pratici e organizzativi di una macchina complessa che si doveva mettere in moto, per combattere un nemico pericolosissimo ?
Noi sappiamo dov’erano !Erano riuniti in case private a dissertare degli aspetti positivi della piattaforma dei rifiuti, lontani dalla gente che intanto era già impegnata contro il “fratello del mostro”. Oggi vogliono dettare legge. Questi signori, professionisti di un finto ambientalismo radical-chic, sempre gli stessi, sempre con la stessa strategia distruttiva e disgregativa cercano di minare quella unità di intenti e quella sinergia che si è creata spontaneamente tra cittadini liberi che, ognuno portatore di una propria sensibilità politica, sociale e culturale, tendono tutti insieme a raggiungere un unico, chiaro e ineludibile obiettivo : scongiurare la costruzione di qualsivoglia impianto in valle Crati.
Una volta isolati ed emarginati questi disturbatori (in fondo favorevoli alla piattaforma), la forza dirompente della volontà popolare (sempre pacifica, ordinata, composta) trionferà, come già accaduto in passato, con il contributo di tutti i cittadini liberi, onesti e di buona volontà.
Noi, da persone indipendenti e responsabili, nel solco dei valori eterni e immortali della famiglia tradizionale, della terra come primo elemento di riscatto di un popolo, dell’avversione contro un potere politico-economico che specula cinicamente sulla salute e sulla vita della gente, sosterremo fino alla vittoria questa giusta causa, sempre accanto e in difesa dei diritti alla vita e alla salute e ad un ambiente sano, soprattutto di tutti coloro i quali vorrebbero manifestare il loro sdegno e non lo possono fare perché costretti dal bisogno, dalla malattia, dalla costrizione della prepotenza di un potere vigliacco.