(di Silvio VIGLIATURO)
Anno 2004 Sono ad Acri per un matrimonio e mi trovo seduto in un grande tavolo rotondo dove si trova anche l’allora Sindaco di Acri il dr. Nicola Tenuta. Nel chiacchierare si parla anche del Palazzo Sanseverino Falcone.
Il Sindaco dice che erano stati fatti dei tentativi per renderlo vivo come il museo delle contadinerie; un tentativo fallito, per portare il ramo di Agraria dell’Università di Cosenza e altre cose senza successo, oltre alla Sala Consigliare con attiguo il salone per congressi e manifestazioni varie. Il dr.Tenuta mi rivolge la domanda: ”Lei, cosa ne farebbe del Palazzo?”
Rispondo, dopo una breve pausa riflessiva… UN MUSEO ! Brevemente, si parla di come e di cosa. - Il giorno successivo, c’è una mia piccola personale alla Galleria Ikonos di Acri e per l’inaugurazione, si presentano il compianto assessore alla cultura Giuseppe Tempesta, l’assessore Franco Lupinacci, l’assessore Massimo Debernardo e si riparla di cosa potrebbe essere un Museo al Palazzo e nasce l’idea di fare, da parte mia, una donazione.
Da allora, queste persone, si mettono al lavoro per poter stilare un regolamento e per vedere come riuscire a far nascere l’idea del museo attuale e, in seno alla mia donazione, viene da loro nominato: Museo d’Arte Contemporanea Silvio Vigliaturo.
- Il Regolamento/Statuto, viene sviluppato attraverso il lavoro dell’Assessore alla cultura Giuseppe Tempesta, con la collaborazione degli altri assessori e, non ultimo, dell’allora Sindaco Nicola Tenuta. Il regolamento redatto, passa alla Giunta.
- E’ quasi tempo di nuove elezioni, si trascura l’idea “museo”. Con le elezioni, viene proclamata una nuova giunta - Sindaco Elio Coschignano -.
A distanza di qualche mese dall’insediamento, sono da Lui contattato, per capire se ci fosse ancora l’intenzione di portare avanti il discorso Museo. Affrontiamo l’incontro e si riparte per definire bene il Regolamento/Statuto e la Donazione che sarebbe avvenuta da parte mia. Definito lo Statuto, si decide definitivamente quale stanza del Palazzo utilizzare. Si decide di partire alla preparazione e all’allestimento del Museo. Intanto il Regolamento/Statuto passa in Consiglio Comunale.
-Il Sindaco Coschignano, in un incontro, mi suggerisce di contattare il Senatore Gino Trematerra, per un’eventuale contributo dallo Stato. Cerco il Senatore, mi fissa un appuntamento, gli spiego cosa sta accadendo e Lui si dice d’accordo all’iniziativa e in modo semplice mi chiede quale cifra sarebbe utile. Gli rispondo che la sua attenzione mi è molto gradita e gratificante e che può disporre Lui per quanto nelle Sue possibilità. Dopo qualche mese arrivano nelle casse comunali Ottantamila euro per il Museo nascente.