(di Mario GUIDO)
In occasione degli eventi che caratterizzarono la vicina città di Acri insieme a quella di Bisignano, terra di Sant’Umile, allorché fu proclamato santo l’adorato beato Angelo d’Acri, tutte le personalità civili e religiose che parteciparono alle cerimonie e ai vari eventi, dissero che l’avere avuto un santo, a distanza di quindi anni, la due città vicine che distano anche 15 chilometri fra di loro, non può rimanere un fatto chiuso in se stesso o nelle due comunità.