(di Mario GUIDO)
La singolare coincidenza che si è venuta a verificare nella vicenda umana, civile e religiosa di due comunità come quella di Acri e Bisignano che ha voluto che due dei loro figli migliori, ambedue discepoli di San Francesco, Lucantonio Pirozzi e Lucantonio Falcone, venissero proclamati Santi della Chiesa universale a distanza di quindici anni l’uno dall’altro, è un evento destinato ad avere grandi ripercussioni negli anni a venire.
E’ questo il concetto principale dei discorsi del sindaco di Acri, Pino Capalbo e di quello di Bisignano, Francesco Lo Giudice, pronunciati in occasione dell’incontro avvenuto fra i simulacri dei due adorati Santi, nella piazza Viale Roma di Bisignano, gremita di acresi e bisignanesi come nelle grandi occasioni. Anche i due Ministri Provinciali, padre Fabio Occhiuto per i Frati Minori e padre Pietro Amendola per i Frati Cappuccini, hanno parlato delle virtù eroiche dei due Santi come la tenacia di Sant’Angelo nel contrastare le ingiustizie del tempo e la mitezza di Sant’Umile nell’accogliere i più bisognosi.